Il Governo bernese vuole una revisione della legge cantonale sulle Chiese nazionali, vecchia di 70 anni, e propone rapporti meno stretti fra le tre comunità (cattolica, riformata e cattolica-cristiana) e lo Stato, in cambio della concessione di maggiore autonomia. Una separazione completa non viene presa in considerazione.Il punto più controverso della riforma preconizzata riguarda i flussi di denaro: l’Esecutivo vuole che ad assumere i rispettivi pastori siano le tre Chiese, studiando un nuovo sistema di finanziamento, ma il loro timore è di essere vittime dei risparmi della politica.