Riammissione dei preti sposati nelle parrocchie: il tema non è più rinviabile da Papa Francesco

Il celibato sacerdotale è un tema di grande attualità, in un periodo in cui il nuovo Papa Francesco ha aperto le porte del Vaticano al cambiamento. Tra un richiamo ai valori dell’umiltà e della povertà e una discussione sulla trasparenza della Banca Vaticana, non potrebbe esserci forse spazio per una riforma sul celibato dei preti? Il Pontefice ha ripetutamente dichiarato attenzione al delicato tema, e il 10 febbraio 2014 avrebbe confidato a don Giovanni Cereti, uno dei preti presenti alla riunione del clero romano, di voler mettere in agenda il tema. La discussione sul matrimonio per i preti viene riportata a galla sui media ogni volta che uno scandalo di natura sessuale colpisce un membro della Chiesa, che si tratti di un prete pedofilo, di una suora che resta incinta come per magia, o semplicemente di un prete che vive e convive con la sua perpetua come fosse una famiglia. In definitiva perché i preti non si possono sposare?

Se la Chiesa vuole davvero diventare più moderna e stare al passo con i tempi e le mutazioni sociali, non basta aprire un account Twitter per il Papa. Bisogna andare a rivedere alcuni dei dogmi che da secoli rendono la Chiesa un’istituzione sclerotizzata. La modernità richiede un’apertura mentale che, fino ad oggi, ben pochi in seno alla Chiesa Cattolica hanno mostrato su temi come matrimonio per i preti, sacerdozio per le donne, contraccezione, aborto ed eutanasia. Pensare a un cambiamento improvviso e drastico è impossibile, ma i primi passi potrebbero essere mossi proprio sul terreno meno scivoloso, quello del celibato sacerdotale. Non tutti la pensano allo stesso modo, ovviamente, e per ogni favorevole c’è almeno un contrario. Ma che la questione sia urgente lo ha compreso anche Papa Francesco, che proprio alla liturgia del 10 febbraio 2014 per sette preti che hanno compiuto 50 anni di sacerdozio, hanno partecipato anche cinque sacerdoti che invece hanno abbandonato la tonaca per sposarsi: il tema non è più rinviabile.

MATRIMONIO DEI PRETI: I PRO
Il celibato non è un dogma: partiamo dal dato più importante, spesso dimenticato da chi polemizza sull’ipotesi di matrimonio per i preti. Il celibato e l’astinenza da qualsivoglia atto sessuale non sono dogmi inscritti nei testi sacri ma soltanto una consuetudine ecclesiastica pensata dall’uomo agli albori del cattolicesimo. Cristo, insomma, non ha mai impedito il matrimonio dei preti. Concetto ribadito anche da Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano: “Il celibato non è un dogma della Chiesa e se ne può discutere perché si tratta di una tradizione ecclesiastica che risale ai primi secoli“.
Altre religioni consentono di sposarsi: senza volere andare ad analizzare religioni molto diverse da quella cristiana, che pure consentono in molti casi il matrimonio dei preti, bisogna considerare che, anche in seno alla fede cristiana, esistono correnti che non prevedono il celibato sacerdotale. Basti pensare all’Anglicanesimo o al Protestantesimo: i preti anglicani o protestanti possono contrarre matrimonio pur continuando a officiare il loro servizio alla comunità. Ulteriore indice che il celibato è invenzione dell’uomo e non dettame divino.
Si elimina una ipocrisia: parliamoci chiaro, il fatto che i preti cattolici non possano sposarsi appare, agli occhi più smaliziati, come una vera e propria ipocrisia. Perché? Innanzitutto perché in seno al Cristianesimo, come detto, non tutte le correnti la pensano allo stesso modo ma, soprattutto, perché di fatto molti preti già convivono o portano avanti relazioni più o meno clandestine (con annessa relazione sessuale). E’ peccato? Allo stato attuale sì, ma allora perché non ufficializzare un dato di fatto?
Si può evitare il rischio pedofilia: lasciamo per ultimo il tema più scottante, quello che riguarda il rapporto perverso tra sacerdoti e pedofilia. Lasciare ai preti la libertà di sposarsi potrebbe evitare il rischio di finire in brutte mani per i bambini che frequentano la chiesa? Forse, o forse no visto che molti episodi si sono avuti anche tra protestanti e anglicani. Il discorso qui è più complesso e riguarda piuttosto la repressione degli istinti sessuali, che non sono frutto della tentazione del demonio ma della natura dell’essere umano. Quando capirà questo, allora, la Chiesa farà davvero un passo in avanti verso la modernità.

fonte: http://www.qnm.it/

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