Il monsignore inchiodato da alcune denunce

news1Come se non bastassero le altre pesanti accuse che pendono sul capo di Nuove accuse per monsignor Nunzio Scarano, l’ex funzionario del Vaticano nel mirino della magistratura di Salerno e di Roma per un tentativo di far rientrare in Italia dall’estero venti milioni degli armatori D’Amico e per un presunto falso giro di donazioni benefiche che consentiva di far transitare soldi su uno dei suoi conti allo Ior. Si tratta di un nuovo filone d’indagine che lo accuserebbe di usura.

Ad ichiodarlo le dichiarazioni rese dalla sua ex commercialista, Tiziana Cascone, e da una serie di denunce presentate da alcune persone. Scarano avrebbe prestato ingenti somme di denaro in cambio della restituzione dei soldi con forti interessi. I magistrati stanno lavorando anche su alcuni accertamenti bancari sospetti per i movimenti di denaro sui conti di un parente del prelato.

Ma i legali del sacerdote rigettano le accuse. «Si tratta di prestiti che sono stati fatti a persone che in quel momento avevano bisogno – ha detto l’avvocato Silverio Sica – nessun interesse, altro che usura».

fonte: lacittadisalerno

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