«Il night club? In canonica». Cà Raffaello: scritte sui muri dopo le foto osé della suora

Rimini, 27 novembre 2014 – NESSUNA traccia di Guerrina Piscaglia. E il paese è in rivolta contro i frati congolesi che per un anno e mezzo hanno gestito la parrocchia di Ca’ Raffaello. Ieri, l’ennesima azione eclatante nei pressi della canonica. Ignoti, armati di bomboletta rossa, hanno scritto a caratteri cubitali sul muro della sala parrocchiale, le parole «Night Club»,indicando con una freccia proprio l’ingresso della chiesa. Come per dire: «Questa parrocchia è un night club». Lo scandalo delle foto sexy inviate a padre Gratien Alabi da un’amica suora, non va giù ai parrocchiani. Neppure le dichiarazioni di Mirco Alessandrini, marito di Guerrina, quando davanti alle telecamere aveva raccontato che la moglie aveva chiesto più volte di voler fermarsi a dormire in canonica.

E non va giù neppure il comportamento violento avuto dal parroco, padre Faustin, alcune settimane fa contro dei giornalisti. Proprio padre Faustin, dopo la comparsa delle scritte, è sparito dal paese. Gli scatti proibiti inviati dalla religiosa al frate congolese Alabi, indagato nella vicenda per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio, sono emersi durante la verifica tecnica sul pc sequestrato del don. Si tratterebbe di due ‘selfie’ (autoscatti) fatti da una suora africana, alle sue parti intime, inviate all’amico via internet.
I residenti di Ca’ Raffaello sono infuriati. C’è chi mesi fa aveva inviato lettere di protesta anche alla diocesi. Chi aveva posizionato un cartello in paese con la scritta «Padre Faustin vattene». Ora la frase sul muro. Ca’ Raffaello cerca delle risposte e non le trova. Guerrina dov’è finita? Padre Gratien è coinvolto nella vicenda? Dopo l’ennesima perlustrazione nell’ultimo lago della cava di Santa Sofia, non sono emerse novità. I carabinieri di Arezzo, Badia Tedalda e Sestino insieme ai sommozzatori Vigili del fuoco di Firenze hanno scandagliato per tutta la giornata di ieri, lo specchio d’acqua a sei metri di profondità, senza trovare nemmeno una traccia o un indizio riconducibile alla casalinga 50enne scomparsa dal paesino toscano, il primo maggio scorso. Si è cercato un cadavere. Inutilmente. E anche il telefonino della donna, che sembra (fino all’ultima attività di luglio) non si sia mai allontanato dalla zona. Ma nulla di nulla.
Da quel telefonino il primo maggio era partito un sms importante per gli inquirenti: quello che recitava «Tu parli male di un uomo di Dio ma io sono scappata con il mio amoroso». Il messaggio era arrivato (per sbaglio) a un frate nigeriano, amico di padre Gratien, che vive a Roma e che della vicenda, ha affermato ieri a ‘Chi l’ha visto?’, non sapeva nulla. Aveva visto solo due volte Alabi, racconta, nel 2012 e quando il primo maggio gli era arrivato l’sms aveva creduto fosse stato un errore. Non sapeva neppure chi fosse il mittente: il nigeriano non aveva mai conosciuto Guerrina. 
E allora quel cellulare era davvero nelle mani del prete quel primo maggio e non in quelle della Piscaglia? Dopo le ricerche nei laghi, le indagini tornano al punto di partenza. Il frate Alabi dovrà restare a Perugia, a disposizione della magistratura. I giudici del Riesame di Firenze hanno respinto il ricorso contro il divieto di espatrio imposto dal gip all’ex vice parroco.

di Rita Celli – ilrestodelcarlino.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più