La sigaretta elettronica fa male. L’Oms, “vietarla ai minori”

 I governi dovrebbero bandire le sigarette elettroniche, le cosiddette e-cigarette, ai minori.
  Il monito arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanita’, Oms secondo cui le bionde elettroniche rappresenterebbero “una seria minaccia” per i giovani e per le donne incinte. L’Oms ha anche ribadito la necessita’ che le e-cigarette non vengano utilizzate nei luoghi pubblici, almeno fino a quando non sara’ dimostrato che le loro esalazioni non sono nocive. In un rapporto l’Oms spiega che anche l’ipotesi che la sigaretta elettronica possa aiutare ad abolire la dipendenza dal tabacco e’ “limitata” dal momento che in molti casi si osserva solo una diminuzione del numero di sigarette fumate. L’Oms sollecita anche una regolamentazione in materia e ricorda che tra gli effetti negativi delle e-cigarette ci sono la dipendenza da nicotina., effetti irritanti per occhi, naso e gola, rischi per gli stati di gravidanza per via dell’adozione di sostanze tossiche. L’Oms ricorda anche i dati del ‘boom’ della e-cigarette: 466 marchi nel 2014 in tutto il mondo per una cifra spesa globalmente (dato del 2013) di 3 miliardi di dollari. Con un potenziale aumento delle vendite del 17% da qui al 2030. “L’Italia “anche grazie alla lungimiranza del provvedimento del 2013 del ministro Lorenzin che ha disposto il divieto di vendita ai minori, si trova in una posizione di avanguardia rispetto a molti altri paesi”, segno di una “estrema e doverosa attenzione nei confronti delle fasce piu’ giovani della popolazione”. Cosi’ il presidente di Anafe-Confindustria Massimiliano Mancini commenta l’allerta dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ sulla diffusione delle e-cig tra i giovani e la richiesta ai governi di vietarle ai minori. In Italia il tema e’ molto dibattuto, e’ ancora irrisolta la questione della tassazione (sospesa dal Tar in attesa della Corte Costituzionale) ma, insiste Mancini “dal punto di vista delle regole, l’Italia e’ un esempio a livello mondiale, avendo anche approvato norme che definiscono in maniera chiara e decisa la pubblicita’ delle e-cig, con limitazioni a fasce orarie e a specifici mezzi di comunicazione, proprio a difesa dei minori”. “D’altra parte”, prosegue Mancini, “per quanto riguarda i divieti nei luoghi pubblici auspicati dall’Oms, l’attuale normativa, che prevede gia’ divieti in scuole e ospedali, sta funzionando nel nostro Paese senza criticita’ ed e’ anzi la piu’ avanzata in Europa”.
  (AGI) .

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