Viva l'Italia! – Viva la Democrazia! – Viva la Costituzione! Passiamo parola

Ore 13,45: Berlusconi entra a Palazzo Chigi per l'ultima volta come presidente del Consiglio. Vi rientrerà solo per qualche ora per riunire il Consiglio dei ministri, come vuole la prassi. C'è una piccola folla che man mano si andrà infittendo. Ma lui non scende dall'auto, non saluta, non sorride. Quando ha lasciato Palazzo Grazioli il volto del cavaliere esprimeva un senso di smarrimento più che di rabbia, quasi non riuscisse a capacitarsi come la sua vicenda, la sua " scesa in campo", in quel 26 gennaio del 1964, quando nasce Forza Italia e poi dieci anni di governo, si concludesse in un modo così brusco. Insomma, non con l'onore delle armi ma come un leader isolato nel panorama internazionale, contestato anche nel suo stesso partito, messo sotto accusa dal mercato. Già proprio il partito da lui inventato salendo nel famoso predellino lo ha addirittura messo sotto tutela, tanto da dover spostare il suo appuntamento con Napolitano per dare le dimissioni. Prima di salire al Colle ha dovuto riferire al gruppo dirigente del partito da lui inventato del colloquio avuto con Monti, sulla composizione del governo e sul programma. Berlusconi avrebbe insistito in particolare su due questioni: un ruolo di primo piano per Gianni Letta nel governo e l'assicurazione che non vi sarà alcuna patrimoniale. Mentre le voci che circolano dicono che i ministri dovrebbero essere tutti" tecnici", ma la parola non rende il vero significato, meglio parlare di professionalità di grande livello nei vari settori governativi.

Il pranzo con Monti e il " giallo" sul ritardo nelle dimissioni

Insomma Berlusconi è stato messo sotto tutela, tanto da ritardare le sue dimissioni, creando un vero e proprio giallo, lasciando con il fiato sospeso, fra l'altro, quella folla che lo ha atteso a Piazza del Quirinale, non certo per dargli il benvenuto. Le dimissioni arriveranno così nella tarda serata, attese per diverse ore dal Capo dello Stato che domenica mattina inizierà le consultazioni..

Soprattutto il cavaliere non avrebbe mai pensato di dover invitare a pranzo proprio colui che è destinato a prendere il suo posto, Mario Monti. Un pranzo, come si dice di lavoro, durato circa due ore, presenti anche Gianni Letta e Angelino Alfano. Poi lascia Palazzo Chigi per continuare il suo "calvario". Nell'aula del governo di Montecitorio dove si vota la legge di stabilità incontra Maroni, Calderoli, i leghisti che a più riprese hanno dichiarato che mantengono la loro contrarietà ad un governo di emergenza guidato da Mario Monti. Con il cavaliere ci sono anche Alfano, Verdini,il factotum,Lupi. Cercano in ogni modo di non rendere traumatica la separazione da Bossi ormai disinteressato dalla vicenda che deciderà il futuro prossimo del nostro Paese. Anzi lui dice che fare l'opposizione può essere "divertente" Nel frattempo Monti prima di tornare nel suo ufficio a Palazzo Giustiniani si prende un attimo di riposo per poi mettere ordine negli "appunti verbali "che ha messo insieme dopo gli incontri non ufficiali, con Berlusconi e prima con Bersani, Enrico Letta, Mario Draghi, poi con Casini..

La Camera approva la legge di stabilità

Alla Camera si chiude il capitolo relativo alla legge di stabilità che viene approvata con 380 voti a favore, vota anche l' Udc, mentre non partecipano o votano contro le altre forze dell'opposizione. Una decisione concordata in base a complicati calcoli di tattica parlamentare, sapendo bene che questa legga sarà immediatamente rivista del nuovo governo, se nascerà ovviamente. Non manca episodi di vero e proprio becerume politico che hanno per protagonisti gli uomini che salvarono Berlusconi fondando il gruppo dei responsabili. Scilipoti, il loro leader a proposito del nascituro governo parla di " colpo di stato". Ma si tratta ormai degli ultimi fuochi di un regime decadente.

Più di tre miliardi di ore di cassa integrazione

Approvata la legge di stabilità si apre l'ultima fase della tragicommedia che, come rileva la Cgil, è costata all'Italia, dall'ottobre del 2008 più di tre miliardi di ore di cassa integrazione che hanno interessato mediamente circa 500 mila lavoratori. La perdita di salario è stata di ben 11 miliardi, 22 milioni per ogni lavoratore. A conclusione della giornata arriva un appello di "Libertà e Giustizia" che cosi recita:"Appena saranno ufficiali le dimissioni di Berlusconi, esponiamo alla finestra la bandiera italiana (o in mancanza, un panno). Sarà il segno del nostro attaccamento per la Costituzione, che ha resistito al più violento attacco mai subito da quando i nostro Padri ce l'hanno affidata. Viva l'Italia! – Viva la Democrazia! – Viva la Costituzione! Passiamo parola".

paneacqua.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più