Piena Po allarma il Nord. Un morto nel napoletano

Paura per il Po da Torino all'Emilia. Un morto nel Napoletano. Il rimorso del sindaco di genova, quei morti per sempre sulla coscienza. A Piacenza fiume arriva a 5 metri. Piove in Piemonte, allagata Alessandria. Nubifragio a Napoli, cade albero e uccide un uomo vicino Pozzuoli. Rinviata Napoli-Juve. Si attenua pioggia sulla Liguria. Sindaco Vincenzi: 'Col senno di poi chiudo tutta città, ma allerta-2 non basta'. Due dispersi a Matera.


PIEMONTE: CHIUSI PONTI, STOP SCUOLE

di Renato Botto
Scuole chiuse in molti comuni del Piemonte, quasi tutti quelli nella provincia di Torino. E non ci saranno lezioni neppure negli atenei del capoluogo piemontese, dove oggi sono stati chiusi tre ponti nel centro, lambiti dalla Dora Riparia sempre più minacciosa, ed evacuato un reparto dell'ospedale Amedeo di Savoia, vicino allo stesso corso d'acqua. Nella notte è prevista la piena del Po. Il maltempo, dunque, spaventa ancora in Piemonte dopo tre giorni di piogge intense, ma le previsioni lasciano ben sperare: l'intensità delle precipitazioni dovrebbe attenuarsi e, contemporaneamente, la quota della neve continuerà ad abbassarsi dopo essere già scesa oggi a 1.800-2.000 metri. Nella serata, però, torneranno piogge abbondanti quantomeno nei settori occidentali e meridionali della regione. La domenica è trascorsa all'insegna della "moderata preoccupazione", come ha sintetizzato il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, che nella tarda mattinata ha avuto il quadro della situazione alla sala operativa della Protezione civile della Regione, dove ha incontrato il governatore Roberto Cota. La prima emergenza che si era creata ieri, nell'alessandrino, non preoccupa più, rientrata, "grazie alla tempestività e all'efficienza negli interventi", ha sottolineato l'assessore regionale alla Protezione Civile Roberto Ravello. L'attenzione si è spostata su due nuove aree critiche, le valli del Pinerolese, in particolare la Valle Pellice, e il bacino dell'alto Tanaro, nel cuneese. La furia del Pellice in piena ha distrutto un ponte secondario a Torre e costretto alcune famiglie di alcune borgate di Bricherasio a sfollare. Molti i tratti in cui è straripato. Un centinaio di persone sono state allontanate dalle loro case a Pianezza (Torino). L'esondazione del torrente Mellea, a Savigliano, ha bloccato per alcune ore la ferrovia Torino-Savona, riaperta nel tardo pomeriggio. In via precauzionale non circoleranno i treni sulla Pinerolo-Torre Pellice. Sono interrotti molti tratti di strade provinciali, per frane o allagamenti, o per situazioni di pericolo, nel Torinese e nel Cuneese. A Govone (Cuneo) è stato sbarrato un ponte sul Tanaro. Il Comune di Canosio, in val Maira (Cuneo), è rimasta isolata per alcune ore per una frana caduta sulla strada provinciale. A Chivasso, nel Torinese, i vigili del fuoco sono intervenuti per liberare una donna incinta rimasta intrappolata nella sua auto sulla quale erano caduti due alberi, abbattuti dal vento e dalla pioggia, è stata liberata dai Vigili del fuoco. Ed e già tempo di polemiche: Enrico Borghi, sindaco di Vogogna (Verbano-Cusio-Ossola) e presidente nazionale dell'Uncem, ha emesso un'ordinanza con la quale chiede ad Aipo e Regione Piemonte di pulire entro sette giorni il tratto di fiume Toce che attraversa il paese. "Erano stati sollecitati da mesi – dice – e non hanno fatto nulla".

SINDACO GENOVA, AVRO' SEMPRE VITTIME SU COSCIENZA – "Porterò per sempre le vittime di questo disastro sulla coscienza, la responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima, spero che col tempo si capisca che ciò che è accaduto era da segnalare come disastro e non allerta 2". Lo ha detto il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, in collegamento con il programma 'Domenica Cinque'. "Col senno di poi, avrei fatto chiudere l'intera città – ha aggiunto – A seguito dell'Allarme 2 ricevuto dalla protezione civile, quest'anno a noi segnalato 6 volte, abbiamo seguito un protocollo che però non prevede la chiusura di tutte le scuole né il blocco di tutta la città". "Chiedo che nel decreto sviluppo – ha aggiunto – i primi soldi predisposti per rimettere a posto Genova, vengano tenuti fuori dal patto di stabilita". "Io non ho detto che non ho responsabilità, ognuno si assume le sue responsabilità – ha detto il sindaco di Genova intervistato anche a 'Domenica in' – Dobbiamo capire che nel giro di 15 minuti il Ferreggiano, dove è capitato il massimo del disastro, è passato da nemmeno un metro d'acqua ad oltre quattro metri. Un'alluvione così, con i mezzi di prevenzioni previsti in essere, non è stata possibile né da gestire né da fermare come sarebbe stato giusto".

E' stata prorogata di altre 24 ore, fino alle 18 di domani (lunedi', Ndr), l'allerta 2 per il maltempo su tutta la Liguria.

Intanto la città che non si dà pace per la tragedia si prepara invece a dare l'ultimo saluto alle vittime. Un addio commosso, come quello che centinaia di persone hanno dato nell'obitorio dell'ospedale San Martino a mamma Shiprese e alle sue bimbe, Gioia e Janissa, di 8 e 1 anno. A stringersi attorno a papà Flemur e all'anziana nonna, straziati e sopraffatti dal dolore, tanto da riuscire a rimanere solo pochi minuti accanto alle tre bare di legno chiaro con tanti gigli bianchi sopra, amici e parenti. Le salme delle tre albanesi partiranno per l'Albania in mattinata, in concomitanza con il primo funerale delle altre tre vittime. Il dolore non ferma le indagini della Procura, che ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo al momento a carico di ignoti. La città si aspetta una risposta rapida e per questo il procuratore capo Vincenzo Scolastico e il sostituto Stefano Puppo hanno sorvolato per due ore, a bordo di un elicottero della Guardia di finanza, via Fereggiano e le zone invase dalla furia delle acque. Un sopralluogo che potrebbe avere già dato i suoi frutti: non avendo notato detriti o tronchi d'albero a monte del torrente tali da provocare le esondazioni, una delle ipotesi è che a causare la tragedia sia stato un 'tappo idraulico' alla confluenza del Fereggiano con il Bisagno. Tappo che avrebbe fatto da diga al torrente in piena, obbligandolo a uscire dal suo alveo e a invadere la strada, trascinando con sé nella sua corsa vite e cose.

A MATERA AUTO TRAVOLTA DA TORRENTE,2 DISPERSI  – Due persone – una donna di 44 anni, e il padre, di 86, entrambi di Altamura (Bari) – sono disperse dopo che l'automobile sulla quale si trovavano è stata travolta da un torrente in piena, nella zona di Borgo Venusio, ad alcuni chilometri da Matera. Le ricerche sono condotte da Vigili del fuoco, Carabinieri, personale della protezione civile.
L'uomo e la figlia facevano parte di una grossa comitiva di persone giunta nei pressi di Matera stamani alla ricerca di funghi. Nel pomeriggio, quando le condizioni meteorologiche nella zona sono nettamente peggiorate – con una pioggia insistente – tutti hanno deciso di tornare a casa. Un'auto è stata travolta dalla piena del torrente: l'uomo alla guida è riuscito ad uscire a mettere in salvo due nipotine, ma la moglie e il suocero sono rimasti a bordo della vettura, portata via dalla corrente impetuosa. Poi è scomparsa, come inghiottita da acqua e fango. Le ricerche, che si svolgono alla luce di alcuni impianti di illuminazione, sono ostacolate dal corso tortuoso del torrente e dal fango.

PIOGGE E ALLAGAMENTI,UN MORTO NEL NAPOLETANO – Che per Napoli e provincia sarebbe stata una gran brutta giornata era stato detto, già ieri (sabato, ndr). L'allerta maltempo per una terra, come la Campania, che per pioggia e fango ha contato parecchi morti, era scattata sabato sera. Oggi la conta dei danni, pesanti visto che un uomo é morto. Un albero, a Pozzuoli, è caduto sulla sua auto. E così, il 64enne Domenico Conte è rimasto schiacciato, senza scampo. E poi, decine e decine sono stati gli automobilisti rimasti bloccati e tratti in salvo, cittadini intrappolati nelle loro case, strade allagate in ogni dove. Finanche la partita Napoli-Juventus, che era in programma stasera, è stata rimandata. Obiettivo: tutelare l'incolumità dei tifosi. La pioggia della notte e soprattutto delle prime ore della mattina ha messo in ginocchio la città e la provincia: chiuse stazioni della metropolitana, fermi alcuni collegamenti ferroviari, chiusa un'uscita dell'autostrada A3, cancellati voli aerei. Lunghissimo l'elenco dei comuni coinvolti: Saviano, Piazzola di Nola, Volla, Casoria, i comuni vesuviani di Torre del Greco, Ercolano, Portici. Problemi a Pompei, anche negli Scavi. E poi l'area flegrea, Pozzuoli in primis dove nella frazione di Arco Felice, in via Miliscola, è morto il pensionato. Sua moglie era andata a un funerale. Lui voleva raggiungerla, poi è arrivata la pioggia. Ha così deciso di aspettarla in auto. Era lì, che sfogliava il giornale quando il pino secolare si è schiantato sulla sua automobile ed è morto sul colpo. Quello stesso pino per il quale i cittadini avevano segnalato la pericolosità: erano stati avvertiti cedimenti, era stato chiesto un sopralluogo. Ma stamattina era ancora lì. Basta scorrere l'elenco delle strade allagate o meglio delle strade che si sono trasformate in veri e propri fiumi, per cercare di capire quanto è successo. Circolazione nel caos in via Cupa Principe di San Nicandro, quartiere San Giovanni a Teduccio; in via Stadera; in via Nicola Miraglia a Poggioreale, dove sono saltati i tombini; in Corso San Giovanni a Teduccio; in via delle Repubbliche Marinare; in viale Umberto Maddalena. Perfino un ponte, quello della Sanità, si è allagato, completamente. E ancora, chiusura della circolazione nel sottopasso di via dei Ciliegi, che collega Chiaiano con l'asse Mediano, caos in via Posillipo dove i tombini saltati hanno trasformato la strada in un torrente in piena. Problemi anche per l'edificio che ospita il Conservatorio di San Pietro a Maiella dove si è verificata la caduta di alcuni cornicioni. E poi, tutta la provincia. In tilt, per ore, il centralino dei vigili del fuoco. E' per tutto questo che, dopo un vertice in Prefettura è stato deciso di rinviare il posticipo di campionato in programma stasera allo stadio San Paolo. Niente partita Napoli – Juventus: non per la pioggia ma soprattutto perché in vista delle criticità legate alla viabilità, si poteva mettere in qualche modo a rischio la sicurezza dei cittadini. L'Ad della Juve ne prende atto: "Siamo dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita – dice Giuseppe Marotta – ma il calcio non può e non deve vivere fuori dalla realtà". Stessa posizione anche quella espressa dal presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis: "Condivido pienamente la decisione del prefetto di Napoli. Peraltro i tragici eventi di Genova imponevano una attenzione particolare".

ansa

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