Brembate Sopra, 22 luglio 2011 – Viaggia veloce verso l’archiviazione il fascicolo riguardante Mohammed Fikri, il 23enne muratore marocchino di Montebelluna (Treviso) che lo scorso dicembre era finito in carcere perchè ritenuto coinvolto nella scomparsa di Yara Gambirasio per un’intercettazione tradotta erroneamente (in seguito era stato scarcerato per mancanza di gravi indizi). Il pm Letizia Ruggeri, che coordina l’inchiesta sul delitto della tredicenne di Brembate Sopra svanita nel nulla il 26 novembre e il cui cadavere venne rinvenuto il 26 febbraio in un campo incolto di Chignolo d’Isola, ha accolto la richiesta del difensore del 23enne, l’avvocato Roberta Barbieri, e ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Ezia Maccora l’archiviazione della posizione dell’immigrato (il fascicolo era già stato stralciato da quello del delitto di Yara). La decisione del gip è attesa per i prossimi giorni. Il fermo dell’extracomunitario, che per un certo periodo aveva lavorato nel cantiere dell’ex Sobea di Mapello, il luogo dove aveva portato il fiuto dei cani “molecolari” sulle tracce di Yara, era stato rocambolesco. Il giovane era stato infatti fermato il 5 dicembre a bordo del traghetto Genova-Tangeri che si trovava già in acque internazionali. In quel momento Fikri era fortemente sospettato di aver avuto un ruolo nella scomparsa di Yara Gambirasio. L’indizio più pesante a suo carico era una frase in arabo pronunciata al telefono il 3 dicembre e intercettata dagli inquirenti, tradotta inizialmente come «Perdonami, Allah, non l’ho uccisa io». Questo aspetto, unito al fatto che il 23enne aveva lavorato al cantiere ex Sobea e che era in viaggio per il Marocco (dove andava a trovare la famiglia), avevano fatto pensare ad una fuga. Altri quattro periti avevano però riascoltato e ritradotto la frase con «Allah, fa che risponda!». Il marocchino aveva infatti composto il numero di un amico tunisino che aveva chiesto e ottenuto da Fikri un prestito di 2 mila euro per sposarsi, e Fikri rivoleva i suoi soldi.
di Michele Andreucci – ilgiorno.it
22 luglio 2011 ore 07:36