Preti sposati, il sogno di una nuova vita nella Chiesa

Preti e amore due casi hanno scosso Reggio Emilia.  Da don Luis Barge fino a don Paolo Cugini. Il primo – sacerdote spagnolo da pochi mesi in forza alla parrocchia Sant’Agostino – che sarebbe stato allontanato dal vescovo della diocesi Massimo Camisasca per una presunta relazione amorosa con una donna; mentre il secondo, fino a settembre scorso sacerdote di Regina Pacis – dove fece scalpore con la sua veglia contro l’omofobia schierandosi al fianco dei cristiani Lgbt, ora missionario in Amazzonia – che nel suo blog ha scritto alcune riflessioni forti («Fatico a ringraziare Dio quando penso di non aver avuto figli. E neppure ho potuto amare ed essere amato da una donna. A volte l’amore del Signore non mi è bastato. Anche noi preti abbiamo un’affettività e una sessualità. Se avessi avuto una famiglia, la mia missione presbiterale sarebbe stata migliore»).

A partire dai due casi si riapre la discussione sul matrimonio per i preti, sessualitĂ , castitĂ  e affettivitĂ .

A Reggio Emilia nel dicembre 2017 don Achille Melegari, 58 anni, originario di San Prospero Strinati ed ex parroco di Cella, ma anche di Cadè, Gaida, Canali, Baragalla e Coviolo, era stato l’ultimo caso. Un mese dopo si è sposato a Tizzano, in provincia di Parma, con Gerardina Bellassai, 57 anni, ex guida dei City Angels a Reggio.

Don Melegari in un’intervista al Resto del Carlino di Daniele Petrone ha condiviso la riflessione di don Paolo Cugini:
« Per un sarcedote avere una famiglia sarebbe fondamentale perché porterebbe a comprendere meglio i problemi delle coppie. Pensate che i parroci fanno i corsi prematrimoniali, ma non sanno cosa sia un’unione. Il Vangelo inoltre non parla di nozze vietate per i preti, lo dice San Paolo come consiglio, ma non Dio».

Don Melegari ha accennato anche alla doppia vita dei preti e alla responsabilità dei Vescovi: «Purtroppo resto amareggiato del fatto che in generale, i vescovi consiglino di tacere. Quasi di tenersi l’amante, ma in silenzio. Io sono stato coerente e ho fatto il percorso giusto».

A Reggio Emilia ha sperimentato la freddezza del Vescovo diocesano Camisasca dal 29 settembre 2012 vescovo della diocesi.

Recentemente un Prete sposato di Reggio Emilia era stato riammesso con moglie a celebrare Messa con intervento Mons. Camisasca di CL. Il Movimento  dei Sacerdoti Sposati aveva commentato la notizia diffonde  pubblicata da la Gazzetta di Reggio. Accade a GATTATICO. Abbandonò la tonaca per sposarsi ma muore da prete. Il 91enne don Roberto Camellini celebrava messa a Taneto anche se sposato: Papa Francesco lo aveva riammesso.

A Ottobre 2018  su Rai Uno don Serrone aveva lanciato un appello a Papa Francesco per la riammissione alla Celebrazione dei preti sposati. Nel corso della puntata di “ItaliaSi!” Marco Liorni ha affrontato con molta apertura e franchezza la questione dei preti sposati che chiedono di rientrare nella Chiesa e poter continuare ad esercitare il ministero pastorale in servizio alle parrocchie nella Chiesa Cattolica Romana.

Don Giuseppe Serrone ha reclamato, lanciando un appello ai vertici delle Conferenze Episcopali Mondiali di perorare la causa con Papa Francesco, la riammissione in servizio attivo dei preti sposati: “Noi siamo ancora dentro la Chiesa e il nostro sacerdozio è eterno… non può essere cancellato. Diverso il caso dei preti sposati ridotti allo stato laicale che non possono vantare le stesse prerogative dei preti sposati con regolare percorso canonico”.

Il 19 Marzo 2019 Rete4 nella puntata di “Confessione Reporter” di Stella Pende (visibile da qui >>> https://youtu.be/vklkHVeTMAA) don Serrone ha riaperto il dibattito sui preti sposati nella Chiesa.

A Reggio Emilia nel 2012 l’ex Rettore del Seminario don Gabriele Burani aveva dichiarato sui preti sposati: “Celibato? Non è un dogma, ma prassi. E’ una disciplina ecclesiastica. Non c’è nessun obbligo. Un dogma è una veritĂ  fondamentale di fede, come affermare che “GesĂą vero Dio e vero Uomo”. Il celibato è una norma della Chiesa che ci dice come, per il momento, vengono scelti coloro che la rappresentano, nell’ordine sacro. Ci sono vicende aperte, ad esempio ci sono dei pastori anglicani sposati e con figli che hanno chiesto di entrare nella Chiesa. Poi ci sono preti cattolici di riti orientali. Di fatto, sia pur in numero limitato, ci sono preti sposati… Questo ci dice che la norma viene conservata perchĂ© il celibato è un valore bello e grande, ma anche che potrebbe anche essere cambiata in futuro… la Chiesa potrebbe decidere di ordinare presbiteri – e anche vescovi – uomini sposati. Non ci sono complicazioni dogmatiche. Il celibato in sĂ© raccoglie diversi valori molto importanti ma non necessariamente, e non per sempre, la struttura del clero deve essere quella attuale.”.

a cura di sacerdotisposati@alice.it

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