Armi. Pacifisti denunciano il governo per le bombe in Yemen prodotte in Sardegna

 Pacifisti denunciano il governo per le bombe in Yemen prodotte in Sardegna

Pacifisti sardi in trasferta a Roma per annunciare una denuncia contro il governo, che avrebbe violato la legge 185/90 sul commercio delle armi dando semaforo verde alla vendita di bombe all’Arabia Saudita. Gli ordigni, prodotti dalla Rwm a Domusnovas, sono stati usati anche contro la popolazione yemenita, nonostante la legge vieti l’esportazione di sistemi d’arma a paesi in guerra. L’esposto dell’associazione Sardegna Pulita sarà consegnato domani alla procura di Roma e in copia a quella di Cagliari; presunti responsabili il ministero degli Esteri, da cui dipende l’Uama (Unità per le autorizzazioni di armamento) e quelli per lo Sviluppo economico, gli Interni, la Difesa e l’Ambiente che sono coinvolti con potere consultivo.

Dopo il presidio del 16 gennaio davanti all’ambasciata dell’Arabia Saudita – per protestare contro la scelta della Lega calcio di giocare la finale di Supercoppa italia in un Paese che viola diritti umani – l‘associazione Sardegna pulita ha promosso un altro sit-in a piazza san Silvestro, a pochi passi da Palazzo Chigi e Montecitorio, per presentare l’iniziativa. «I profili di reato per i quali presenteremo la denuncia contro il governo – spiegano i portavoce di Sardegna Pulita, Angelo Cremone e Ennio Cabiddu – sono chiari: o la Procura incrimina noi per calunnia oppure deve accertare se la condotta di quei ministri, che autorizzano le esportazioni tramite l’agenziaUama, sia conforme alla normativa». L’associazione si batte da anni per la riconversione della Rwm di Domusnovas «perché è inaccettabile il ricatto “o bombe o lavoro”». Alla manifestazione anche rappresentanti delsindacato Usb e gli esponenti romani di Rete NoWar e Cobas Scuola.

All’incontro è intervenuto il deputato Stefano Fassina, che come Sinistra x Roma ha già promosso in Campidoglio, assieme al gruppo consiliare del Pd, una mozione sul caso delle bombe italiane in Yemen, approvata all’unanimità il 12 febbraio scorso: «Come gruppo di Leu ora intendiamo presentare e far calendarizzare una mozione sull’esportazione di armi italiane – ha annunciato Fassina – usate contro i bambini e i civili yemeniti, perché il governo interrompa questo export». Solidarietà all’iniziativa pacifista da Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana: «Chi si batte contro bombe e il traffico di armi – ha detto – lo fa anche per la sicurezza degli italiani, anche di quelli che non lo sanno». Per Articolo 21 ha preso la parola Antonella Napoli, ribadendo il sostegno dell’associazione di giornalisti alla campagna per l’embargo totale delle esportazioni di armi ai sauditi.

Avvenire

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