Il prete esorcista al gip nega tutto e accusa il vescovo: «Sapeva tutto»
È arrivato per don Michele Barone il momento di potersi difendere. L’interrogatorio di garanzia del sacerdote, a cinque giorni dall’arresto, è stata l’occasione per rilanciare la palla verso la Diocesi che, dopo il suo arresto, si è ritrovata al centro di una bufera mediatica e lo ha scaricato. Don Barone accusa il vescovo di Aversa. Al gip ha detto che quei riti non erano esorcismi ma «preghiere di purificazione» e che «monsignor Spinillo ne era al corrente».
Il Mattino