E adesso Francesco smetti anche con l’azzardo

L’addio al calcio di Totti ha dimostrato una volta di più quanto appeal e seguiti avesse come calciatore. E quindi quanto il suo prestarsi come volto dell’azzardo sia potenzialmente dannoso. Soprattutto alla luce del suo ruolo di ambasciatore Unicef.

Francesco Totti ha detto addio al calcio giocato. Ieri in un post partita carico di emozioni il calcio italiano perde una delle ultime bandiere vecchio stile. Dopo Maldini, Zanetti e Del Piero anche il Capitano della Roma ha appeso gli scarpini al chiodo.

Un momento emozionante per tutti i tifosi, romanisti e non. Rimane però, nella carriera del numero 10 giallorosso, una piccola ombra. Da anni infatti Totti è il volto delle campagne pubblicitarie di Lottomatica e dei prodotti come lotto e affini.

Per questo la Codacons ha voluto fare proprio uno spunto nato tra i banchi di scuola. «Caro Francesco Totti, non fare più pubblicità al gioco del Lotto, lascia stare l’azzardo che fa ammalare le persone e danneggia la società, e metti in gioco il tuo volto, invece, nella campagna No slot». Così scrivevano, con un alettera aperta, gli studenti del liceo Copernico di Prato. Lettera a cui in poche ore hanno aderito più di 26mila studenti di 22 scuole di tutta Italia, grazie all’azione di Simone Feder, coordinatore nazionale del Movimento No Slot.

Ecco che in queste ore quel messaggio è stato ribadito dal Coordinamento delle “Associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e conumatori”.
«Totti, anche dopo l‘addio al calcio, può fare ancora molto per il paese e può utilizzare la propria immagine per sostenere battaglie sociali importanti come quella contro il gioco d’azzardo», ha infatti spiegato il presidente Carlo Rienzi, «Lui che delle società del gioco è stato testimonial in numerosi spot tv, può ora “redimersi” passando dall’altro lato della barricata e sostenere la lotta contro la piaga della dipendenza da gioco, fenomeno in costante crescita in Italia – oltre 3 milioni i giocatori a rischio – con effetti distruttivi su migliaia di famiglie».

Un messaggio unito ad un invito. Il Codacons infatti ha chiesto a Totti di partecipare al convegno sulla ludopatia organizzato dall’associazione per il prossimo 9 giugno a Roma, durante il quale saranno analizzati scientificamente tutti gli spot per il gioco realizzati dal calciatore e gli effetti che gli stessi hanno avuto sui giovani, dando la possibilità al capitano della Roma di spiegare le ragioni della sua incauta condotta.
vita.it

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