Ferragosto: tutti al mare per “rassicurarsi” e staccare

Che sia a Rimini, Porto Cervo, Numana oppure il Salento, poco importa. L’importante è che sia mare e che sia mare italiano! Nell’estate 2016, alla fine di una lunga serie di orrori che hanno colpito i turisti in tanti “capisaldi” dell’industria delle vacanze (dal Mar Rosso alla Tunisia fino alla freschissima “ferita” in Thailandia) si sceglie il Mare Nostrum per una vacanza “rassicurante” e “familiare” in luoghi conosciuti e raggiungibili in auto. Lo dice la ricerca Panorama Turismo Mare di Jfc, ma lo confermano anche le analisi delle associazioni di categoria, i dati di agenzie tradizionali e siti di prenotazione online che parlano di sold out in tante mete.

OLTRE 20 MLN ITALIANI IN FERIE MA ANCHE TANTI STRANIERI – Le località italiane, marine quasi nel 70% dei casi, sono scelte dai connazionali (quasi 25 milioni in vacanza in Italia secondo Federalberghi, più di 20 secondo Federturismo e Confesercenti) ma anche dagli stranieri che in alcune mete segnano un +30%. Il boom sarà proprio in questo mese (bollino nero sulle strade lo scorso week end e rosso questo) e più della metà degli italiani – secondo Coldiretti – in movimento per Ferragosto.

IL RANKING DELLE REGIONI E DELLE LOCALITA’ – Quasi tutte le destinazioni balneari, secondo Jfc, segneranno dati in crescita (+6,1% delle presenze e +8,2% degli arrivi) ma quelle che faranno meglio – come flussi e fatturato – saranno la Sicilia e il ponente ligure, l’area sud della Sardegna, la Puglia e il litorale sud del Lazio. Molto bene anche l’alto Adriatico, in particolare le spiagge del Veneto e della Romagna. Quanto alle singole destinazioni, secondo la ricerca, “vince” Rimini seguita da Jesolo e Cesenatico, come più accogliente e ospitale, Porto Cervo, come più modaiola ma anche la più costosa, Numana, come la più “rilassante e tranquilla”, Gallipoli, come la più divertente e giovanile, Alba Adriatica, come la più conveniente, e infine le più viste in tv: Capri, seguita da Rimini e Fregene.

  LE TENDENZE: E’ L’ESTATE DELLE “S” – I trend dell’estate 2016 si possono riunire nelle lettera “S”: S come Sea (perché il mare fa la parte del leone), S come Safety (perché la sicurezza è diventata una discriminante, anche se tutto cambia vorticosamente di giorno in giorno), S come Staycations ovvero vacanze quasi casalinghe (a non più di due ore di auto) per essere liberi di partire anche all’ultimo secondo e di tornare velocemente. L’altra S è quella di Sun, nel senso di bel tempo: la “meteopatia” è una malattia tutta italiana e quasi il 30% di chi ha già prenotato si dice pronto a disdire in caso di previsioni avverse. Le ultime due lettere S sono in contrasto: da una parte c’è Switch-off perché alcuni italiani vogliono staccare la spina – sia dal lavoro che dal mondo web e social – ma molti di più in ferie vogliono gestire questo rapporto con più libertà e “senza vincoli”. Dall’altra parte c’è chi soffre della Sindrome di Fomo (Fear of Missing Out): paura di perdere contatti, informazioni e relazioni virtuali. Non sono colpiti solo i giovani ma anche il 70% degli adulti. Per fortuna la cura è facile: wifi ovunque, dalla spiaggia all’albergo.

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