Alla Camera mostra su San Francesco

La più antica stesura del ‘Cantico delle Creature’, parte del Codice 338 del XIII secolo, è il cuore della mostra su San Francesco inaugurata alla Camera dei Deputati.

Il poverello d’Assisi, portatore di pace, sbarca in una delle più importanti istituzioni italiane e ”il fatto che la mostra venga inaugurata in queste ore difficili e complicate per la vita del Parlamento lo ritengo un fatto importante”, ha detto la vice presidente della Camera Marina Sereni. Un riferimento al clima politico acceso anche nelle parole del Custode del Sacro convento d’Assisi, Padre Mauro Gambetti. Ricordando la lettera di Francesco ai Reggitori dei popoli, il francescano ha sottolineato come sia ”importante che l’impegno politico e istituzionale sia improntato al servizio, all’accoglienza al dialogo, che debbono sempre precedere la dialettica” e come Francesco proponga anche oggi ”la cultura dell’incontro e non dello scontro”.

Anche il presidente della Camera Laura Boldrini, che non ha potuto partecipare all’apertura della mostra a causa delle vicende che interessano proprio il Parlamento, in un messaggio mette in evidenza come Francesco d’Assisi sia ”una figura di straordinaria importanza nella storia e nella vita culturale del nostro Paese, che da sempre interroga la coscienza di credenti e non credenti con l’attualità del suo messaggio che si caratterizza per il senso di umanità e umiltà”.

”La spiritualità francescana è tornata ad essere riferimento e modello anche grazie alla capacità di Papa Francesco di attualizzare il messaggio del santo d’Assisi”, hanno rilevato gli organizzatori della mostra ‘Francesco, Tracce, Parole, Immagini’. Nell’esposizione una serie di documenti tra i quali la ‘Regula’ del 1223, frammenti della ‘Vita beati Francisci’ di Tommaso da Celano e alcune Bolle Papali, tra cui una del 1220 che testimonia per la prima volta il nome del santo in un documento ufficiale. Se il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ha sottolineato come le parole di Francesco siano ”un faro della cultura europea che hanno orientato l’economia, l’etica, la scienza e continuano a farlo”, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha chiesto: ”Che cosa sarebbe l’Umbria senza Francesco e senza il francescanesimo?”.

”Al cantico delle creature si sono ispirati tanti di coloro che si sono battuti per difendere l’ambiente e l’acqua come bene comune. Come Enrico Berlinguer nel 1983 in uno storico incontro con i frati ad Assisi”, ha ricordato Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi, tra gli organizzatori dell’esposizione. La mostra, ospitata da Palazzo San Macuto, sarà aperta fino al primo marzo.

ansa

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