Appello affinché possa essere accettata all’interno della chiesa una comunità di preti sposati e le loro famiglie

“Abbandono la tonaca perché amo la mia fidanzata e lei aspetta un bambino”. Così, senza troppi giri di parole, padre Geronimo Moreira ha annunciato le sue intenzioni ai fedeli durante la Messa. E’ accaduto nella parrocchia di Nostra Signora della Concezione di Gaviao, nello stato di Bahia, dove il prete brasiliano di 32 anni ha lasciato senza parole tutti i presenti mentre celebrava la funzione.

La sua fidanzata, al terzo mese di gravidanza, si chiama Emilia Carnerio e ha 23 anni: ”Con il passare del tempo l’amicizia si è trasformata in qualcos’altro – ha raccontato il sacerdote – e non sono riuscito a rispettare il celibato. Ora lei è incinta e voglio assumermi le mie responsabilità di padre”. I due si sono conosciuti nel 2007, “ma il primo bacio ce lo siamo dato nel 2012”, ha voluto precisare padre Geronimo intervistato da una tv locale. “Siamo passati dalla crisi della fede all’amore: è stata dura ma ora siamo felici”. L’ormai ex prete ha fatto anche sapere di volersi sposare in chiesa, ma le autorità religiose locali gli hanno fatto presente che sarà necessaria una dispensa di Papa Francesco.

Poco più di un anno fa, verso la fine di giugno 2012, un episodio molto simile si verificò in provincia di Enna, dove don Alessandro Screpis, parroco dell’abbazia di San Filippo ad Agira, annunciò di voler convolare a nozze: “Ringrazio Dio per avermi dato la grazia di fare il sacerdote in questi anni – scrisse in un messaggio – ma adesso ho scelto di convogliare il mio amore in una chiesetta chiamata famiglia”. Voci di dimissioni si rincorrevano già da prima in città e tra i fedeli, ma nessuno le aveva prese realmente sul serio definendole solamente meri pettegolezzi.

La rinuncia è stata invece ufficializzata il 21 giugno, attraverso una lettera letta durante la Messa dal vicecancelliere della curia di Nicosia, don Filippo Rubulotta. Fu questa vicenda a spingere Giuseppe Serrone, dell’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati, a lanciare nuovamente l’appello affinché possa essere accettata all’interno della chiesa una comunità di preti sposati e le loro famiglie: “I sacerdoti sposati – ha scritto nel suo appello don Serrone – sono una ricchezza da valorizzare per le diocesi e le parrocchie. Matrimonio e ordine sacro sono due sacramenti conciliabili tra loro, secondo la prassi delle prime comunità cristiane che avevano al loro interno papi, vescovi e preti sposati”.
notizie.yahoo.com

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