Favori e raccomandazioni. La trattativa segreta Vaticano-Pdl

Sono migliaia gli scambi di mail, lettere, segnalazioni, richieste vere e proprie raccomandazioni fra i massimi rappresentanti di Santa Sede e Cei negli anni del Pontificato Ratizinger e i vertici del Pdl durante i governi Berlusconi e Monti, contenuti nell’archivio segreto dell’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Un archivio agli atti di tre Procure: Napoli, Roma e Busto Arsizio che indagano sulla Banca del Vaticano e il suo ex numero uno, licenziato in tronco dal Cardinal Bertone poco prima dell’inizio di Vatileaks.

Le centinaia di note, da oggi non più riservate perchè svelate in un primo assaggio su alcuni quotidiani italiani, raccontano di una vera e propria trattativa segreta fra ministri, parlamentari e big del partito di Berlusconi e i numeri uno dell’era Ratzinger. Escono i nomi, fra gli altri di Papa Benedetto XVI, mons Georg Ganswein, Tarcisio Bertone, Angelo Bagnasco dall’altra sponda del Tevere. E di Angelino Alfano, Giulio Tremonti, Alfredo Mantovano da questa.

Con riferimento, almeno nella parte di rivelazioni da oggi in edicola, alla legge sul biotestamento a ridosso del caso Englaro, all’avvento di Lorenza Lei alla direzione, alla ‘sistemazione’ della questione dell’applicazione dell’Ici sui beni immobili ecclesiastici, alle linee di credito necessarie per affrontare l’affaire San Raffaele dopo il crac di don Verzè, alla ‘preparazione’ dell’arrivo al governo di Corrado Passera nella squadra dei tecnici del cattolicissimo Mario Monti.

«La corrispondenza del suo immenso archivio, che gli interlocutori fossero cardinali, ministri della Repubblica, banchieri, parlamentari, lo stesso Pontefice – riassume il quotidiano ‘la Repubblica’ presentando la pubblicazione delle carte segrete di Gotti Tedeschi- non aveva a che fare con il governo delle anime, ma con il potere degli uomini. Con la solerzia papista di deputati che pure hanno giurato sulla Costituzione. Con le urgenze della diplomazia tra le due sponde del Tevere di cui Gotti era diventato snodo cruciale. Ebbene, il segreto che ha protetto quell’archivio, sequestrato nel 2012 dalla Procura di Napoli e trasmesso alla Procura di Roma (dove Gotti è stato a lungo indagato per violazione delle norme antiriciclaggio prima che ne venisse chiesta nel luglio scorso l’archiviazione), ora non è più tale».

«Migliaia di mail e documenti sequestrati per ordine della magistratura napoletana e poi trasmessi ai colleghi di Roma e Busto Arsizio – sottolinea per parte sua il ‘Corriere della Sera’ – ricostruiscono i retroscena dello scontro che ha portato fino alle dimissioni di Papa Ratzinger e ora alla sostituzione del segretario di Stato Tarcisio Bertone. Confermando come lo stesso Gotti, che ha sempre avuto un filo diretto con monsignor Georg Ganswein, segretario dell`allora Pontefice, sia rimasto vittima della disputa che ha riguardato soprattutto la gestione economica della Chiesa. Ma disegnano anche la tela di rapporti che orienta le scelte dei partiti e in questo caso svelano come sia proprio Bertone l`alto prelato al quale il banchiere si rivolge quando ha bisogno di sostenere la designazione di alcuni dirigenti Rai come Lorenza Lei».

unita.it

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