Lo sapevi, peccare non significa fare il male: / non fare il bene, questo significa peccare. (Pasolini)
Per tutti i nostri lettori che ci seguono da lontano, ecco il Breviario pubblicato sulla Domenica del Sole 24 Ore di ieri.
Lo sapevi, peccare non significa fare il male: / non fare il bene, questo significa peccare.
Certo, un teologo potrebbe eccepire di fronte a questo distico della poesia A un Papa di Pier Paolo Pasolini. Ciò non toglie che essa custodisca una verità indiscutibile, tant’è vero che la stessa morale cattolica ha introdotto il “peccato di omissione”, che talora può essere grave come un “peccato mortale”. È l’indifferenza con cui procediamo per la nostra strada, lasciando che l’altro incespichi e cada. Vorrei, però, aggiungere una chiosa alle parole di Pasolini. Indubbiamente, non bisogna fare il male e si deve evitare di non fare il bene; ma bisogna anche fare bene il bene. Senza arroganza, fastidio o rassegnazione: «Se un uomo dà un soldo a un povero malvolentieri e malamente, questo soldo buca la mano del povero, cade e trafigge la terra», scriveva Léon Bloy.
dal blog di Gianfranco Ravasi