La sprecopoli della "monnezza" un affare da 4 miliardi di euro l’anno
Quella di Napoli è l’unica area metropolitana d’Europa dove si spendono 180-190 euro a tonnellata per spedire i rifiuti fuori regione. E anche se la città oggi sembra libera dai sacchetti, i Palazzi stanno facendo i conti con il rischio che la spazzatura torni tra le strade. La differenziata entro fine anno arriverà al massimo al 20% e si discute ancora dell’inceneritore. Mentre l’Ue minaccia sanzioni, la criminalità resta l’unica a guadagnarci
Raccogliere un chilo di immondizia a Napoli otto anni fa costava 25 centesimi; oggi ne costa 35 contro una media italiana di 27. Risultato, il Comune l’anno scorso ha versato 170 milioni nelle casse dell’Asìa e la città ha una Tarsu, 453 euro a famiglia, che è il doppio della media nazionale
Asìa, Astir, Arpac, Sapna… Sono le società pubbliche che dovrebbero tenere pulite le strade di Napoli, e che in realtà si segnalano per una gestione particolarmente opaca per essere degli “assumifici” che moltiplicano inutilmente i costi per il personale
Mentre in Italiail 45 per cento dei rifiuti viene smaltito nelle discariche, in Germania tutto viene riciclato, trasformato in compostaggio o incenerito
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