Fiat. Accordo per Termini Imerese. La Fiom: "Bisognava fare di più".
L’accordo riguarda 640 lavoratori. Duro il commento della Fiom: “Per senso di responsabilità accettiamo la proposta, riteniamo che la mediazione del governo sia stata al ribasso, non sufficiente. Ma non la rifiutiamo», ha detto il responsabile auto della Fiom, Enzo Masini, dopo l’accordo sulla mobilità incentivata per i lavoratori di Termini Imerese. «La mediazione del governo c’è stata, ma non siamo pienamente soddisfatti», ha spiegato. E ha aggiunto «spero che questo non sia il modo con cui il governo affronterà le altre questioni aperte sul fronte Fiat». Un giudizio riequilibrato dalla Cgil, per cui ha parlato Vincenzo Scudiere, segretario confederale del sindacato: “Un’intesa apprezzabile e positiva – ha detto – perché risolve il problema degli incentivi accompagnando alla pensione oltre 600 persone”. Positivo anche il giudizio sulla “prima volta” di Passera: “E’ stato positivo il lavoro svolto dal ministro Passera e dallo stesso Ministero per costruire una soluzione basata sul rispetto degli interessi in campo”. In previsione del prossimo incontro con l’imprenditore Di Risio, che dovrebbe rilevare lo stabilimento, Scudiere osserva: “Ora c’e’ bisogno che l’acquirente confermi tutte le disponibilità annunciate per avviare la produzione e rilanciare lo stabilimento di Termini Imerese”, conclude.
Anche la Fim si unisce al coro dei contenti. D’altronde il sindacato ancor prima di sedersi al tavolo aveva fatto sapere di essere disponibile a non accettare le tabelle della Fiat per gli incentivi, ma di essere pronta ad acconentarsi di un “prezzo” più basso: “Finalmente abbiamo raggiunto un importante punto di intesa sulla mobilità, che sarà pari al 70% di quanto era stato richiesto, ovvero di quello che tradizionalmente Fiat ha dato ai lavoratori”, ha detto il segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali. Per l’azienda automobilistica si tratta di un investimento di 21,5 milioni di euro.