Russia, squali attaccano l'uomo: colpa del riscaldamento globale
Gli squali attaccano l'uomo, è paura nell'Estremo oriente russo. Due persone sono rimaste ferite in meno di 24 ore nel distretto di Khasan: un ragazzo di 16 anni, ferito ai fianchi e con un'arteria danneggiata e uno di 25 che ha perso le braccia. Un soccorritore del primo ferito racconta l'accaduto."Eravamo in spiaggia, c'era un sub a non più di 100 metri dalla riva. Nuotava, sembrava cercasse qualcosa, poi abbiamo sentito un grido 'Aiuto è uno squalo'. Ci siamo precipitati sui gommoni, abbiamo recuperato il ragazzo e gli abbiamo prestato le prime cure". Le autorità della zona hanno lanciato l'allarme e disposto il temporaneo divieto di balneazione. Gli scienziati spiegano che nel mar del Giappone ci sono diverse specie di squalo che attaccano l'uomo, ma si spostano poco nei mari russi. "Più grande è lo squalo, più grande la preda. Gli animali di medie dimensioni puntano ai calamari o ai pesci, quelli più grandi a qualcosa di maggiori dimensioni – spiega Alexander Sokolovsky, biologo marino dell'Accademia russa delle scienze – questo tipo di squali raramente arriva nelle nostre acque, vive ai tropici, ma con il riscaldamento globale si sposta verso Nord". La Russia ha messo in campo una sala operativa per dare la caccia allo squalo. Ma non è l'unico teatro di attacchi: un cittadino britannico è morto alle Seychelles, in Sudafrica un gruppo di scienziati è stato assalito, ma senza conseguenze. Paura, ma senza danni, anche nell'isola toscana di Capraia.
TMnews 19 agosto 2011