Borse a picco: Milano perde quasi il 4%, affondano le europee

Roma, 1 agosto 2011 (TMNews) – L'annuncio dell'accordo sul deficit negli Usa non è bastato a frenare la caduta delle Borse, Milano su tutte. Piazza Affari ha chiuso con l'indice Footsie-Mib in ribasso del 3,87 per cento dopo aver registrato punte anche a meno 4. La prospettiva di una industria che rischia di bloccarsi dalle due sponde dell'Atlantico ha spento oggi le euforie dei mercati, che si erano create con l'accordo tra democratici e repubblicani Usa per l'innalzamento del deficit di bilancio. Milano è precipitata in territorio negativo, zavorrata dai bancari mentre si ricreavano pressioni anche sui titoli di Stato del Belpaese. Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, punto di riferimento sui mercati dell'area euro, sono schizzati a segnare nuovi record e assestandosi a 348 punti base.

Anche Wall Street ha iniziato male le contrattazioni in attesa del voto finale sull'accordo di ieri notte che dovrebbe archiviare i rischi sui conti di Washington. A metà seduta il Dow Jones segnava un meno 1,03 per cento e il Nasdaq un meno 1,05 per cento, mentre sono ripartiti gli acquisti su tutti i segmenti ritenuti "beni rifugio" o investimenti sicuri dalle fasi di volatilità: come i titoli del Tesoro americani e tedeschi, l'oro, risalito a 1.629 dollari l'oncia.

Ad inquietare maggiormente i mercati sembrano esser stati i dati generali sull'industria delle economie avanzate. Se nell'area euro l'indice Pmi sulle imprese del manifatturiero ha confermato un rallentamento dell'attività a luglio ai minimi da quasi due anni, negli Usa la brusca caduta registrata da una indagine analoga, l'indice Ism, ha colto di sorpresa analisti e mercati.

E dopo la doccia fredda giunta venerdì scorso dai dati sul Pil Usa del secondo trimestre, un flebile più 1,4 per cento su base annua, si è rafforzato il timore di una ripresa che potrebbe tramutarsi in stagnazione. Tutte le piazze europee sono tornate in negativo segnando alla fine un bollettino di guerra: Londra, tra le meno colpite, ha chiuso con meno 0,70 per cento; Parigi è caduta del 2,27 per cento; Francoforte ha chiuso al meno 2,86 per cento. Molto pesante anche Madrid, con un meno 3,24 per cento a tarda seduta. E anche l'euro è tornato a indebolirsi fin sotto gli 1,42 dollari nel pomeriggio.

Sotto pressione a Milano soprattutto i titoli bancari e assicurativi, con raffiche di sospensioni per eccesso di ribasso com'è stato il caso, fra gli altri, di Unicredit, Intesa Sanpaolo e FonSai. Intesa Sanpaolo ha poi chiuso le contrattazioni lasciando sul terreno il 7,86%, male anche Mps (-7,87%) e perdita di oltre 7 punti pure per il Banco Popolare (-7,69%). Cali più contenuti ma pur sempre molto consistenti per Mediobanca (-5,14%), Popolare Milano (-5,3%), Ubi Banca (-7,93%), UniCredit (-4,32%).

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