Contro-messa di don Sante

La "contro-messa" organizzata domenica scorsa al Ristorante "Al Filò" è saltata? Nessun problema. Don Sante Sguotti, tanto per cambiare, non è disposto a darsi per vinto. Da domenica 4 novembre la "contro-messa" diventerà un appuntamento fisso. Ogni 15 giorni alla messa "ufficiale" di don Giovanni Brusegan alla parrocchia di Monterosso farà da contraltare la messa della Chiesa dei Peccatori in un luogo che sarà scelto di volta in volta. Tutte quelle persone che, come ha spiegato lo stesso don Sante, "dovessero sentirsi tristi, scontenti o non soddisfatti della messa di don Brusegan" potranno seguire la contro-messa. Una cerimonia particolarmente riservata con un numero chiuso: dieci persone al massimo.

Ma non è questa l’unica provocazione del parroco ribelle. Ieri se l’è presa con la giornata missionaria di domenica scorsa. "L’anno scorso quando la parrocchia stava male per colpa mia sono stati raccolti 470 euro per le missioni – ha spiegato – mentre quest’anno grazie all’intervento della Curia la parrocchia ha recuperato la sua serenità e, nonostante la chiesa stesse scoppiando, hanno solo raccolto 350 euro. Di certo ora la parrocchia prega di più ma è meno generosa". E intanto lunedì sera don Sante ha incontrato al Ristorante "Al Filò" (ormai individuato come una sorta di "seconda canonica" dall’ex parroco) i gruppi e le associazioni del territorio. Almeno una sessantina di persone che hanno chiesto al prete ribelle che ne sarà delle attività della parrocchia, del catechismo delle attività delle associazioni e altro.

La conclusione della serata è arrivata con una raccolta firme che ha sancito una sorta di "non belligeranza" nei confronti di don Giovanni Brusegan. In una parola i gruppi continueranno a frequentare la parrocchia, la messa domenicale, si dimostreranno partecipi delle scelte di don Giovanni. Tutto pur di non arrivare al braccio di ferro anche con il nuovo parroco. Eppure don Sante non si rassegna e proprio in quell’occasione ha proposto il calendario delle contro-messe. Venerdì infine è stata inviata una raccomandata al vescovo, al prefetto e ad alcuni "potenti" della chiesa per invitare il vescovo Antonio Mattiazzo a parlare direttamente con i parrocchiani di Monterosso. "Non è possibile – ha spiegato don Sante – che finora il vescovo abbia parlato solo attraverso lettere o delegati. Deve venire qui a parlare direttamente con i parrocchiani per comprendere la situazione". (fonte: ilgazzzettino.it)
 

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