L'arcidiocesi di Seoul contro Mons. Milingo

Dal 3 Settembre 2007 Mons. Milingo si trova in Brasile per realizzare una serie di incontri con gruppi di sacerdoti sposati e associazioni per preparare il progetto del grande incontro ecumenico mondiale dei sacerdoti sposati a Roma nel Dicembre 2007.

Nel mese di Ottobre si recherà nelle Filippine e a Novembre in Africa per sviluppare anche in quelle nazioni il progetto del Movimento Internazionale "Married Priests Now" fondato negli Usa a Luglio 2006.

Intanto dopo la partenza dell’ex Arcivescovo di Lusaka dalla Corea del Sud per il Brasile dalla diocesi di Seul è arrivato un ammonimento ai fedeli contro gli incontri con il Vescovo che è stato scomunicato dal Vaticano a Settembre dell’anno scorso dopo il rito delle Ordinazioni Episcopali di quattro uomini sposati avvenuto negli Usa.

Don Giuseppe Serrone, dell’associazione dei sacerdoti sposati ha dichiarato che "il provvedimento della Diocesi di Seul discrimina la libertà di espressione e di coscienza dei fedeli cattolici coreani e si scaglia contro un vescovo che desidera continuare la missione pastorale tra malati e persone bisognose di aiuto e di speranza. Non sono in gioco questioni dottrinali ma legalistiche e marginali rispetto alle richieste ed esigenze dei fedeli cattolici che richiedono un servizio religioso o dei sacramenti; anche quelli amministrati dai sacerdoti sposati sono validi a tutti gli effetti".

Don Giuseppe ha incontrato a Giugno e Agosto 2007 Mons. Milingo in Corea. A causa dell’impossibilità di raggiungere la sua casa a Washington per la mancanza del visto di ingresso negli Usa (scaduto a Dicembre 2006 e non ancora rinnovato) Mons. Milingo vive a Gapyeong una piccola cittadina a 55 chilometri a nord-est di Seul.

Dal Brasile Mons. Milingo tenterà di raggiungere gli Usa per partecipare dal 17 al 21 Settembre ad un meeting intereligioso per la Pace.

Ma anche in Brasile sta avendo numerosi problemi per il rilascio del visto di ingresso turistico negli Usa. La situazione dI Mons. Milingo, ha concluso don Giuseppe Serrone, è "sintomatica della scarsa considerazione delle gerarchie vaticane verso i problemi dei sacerdoti sposati. Mons. Milingo ha compiuto 75 anni nel 2005 e ancora dopo due anni ha avuto degli ostacoli per ottenere la sua pensione dopo 23 anni di lavoro in Vaticano. Nella sua stessa condizione ci troviamo in molti a lottare per i diritti civili e religiosi dopo la scelta, che non contrasta con il Vangelo, di formare una famiglia. Sono anche preoccupato per la possibilità di avere l’autorizzazione per Mons. Milingo all’ingresso in Italia per il raduno di Dicembre 2007 a Roma. Già a Febbraio di quest’anno venne impedito a Mons. Milingo l’ingresso in Italia per partecipare ad un incontro di preghiera durante alcuni eventi di festa a Cento. Anche per il nostro pellegrinaggio alla tomba di San Pietro temo un blocco dell’iniziativa. L’anno scorso a luglio con mia moglie durante una manifestazione che avevo organizzato a Roma in San Pietro per le famiglie dei sacerdoti sposati venni bloccato da 8 pattuglie della Polizia e dei Carabinieri che presidiavano l’accesso a San Pietro e la manifestazione venne considerata non autorizzata".

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